La Storia

L'evolvere delle Aziende Agricole Italiane

Nel corso dei secoli, le aziende agricole italiane hanno subito una trasformazione straordinaria. Dal 1500 a oggi, il mondo agricolo ha attraversato cambiamenti epocali, passando da metodi tradizionali a pratiche moderne e sostenibili.

In questo contesto affascinante, l’Azienda Agricola Rende è una realtà unica che unisce l’autenticità delle origini all’innovazione dell’era contemporanea.

bandiera italiana

L'agricoltura tradizionale del passato

Tra il XVIII e il XIX secolo, l’agricoltura italiana era ancora profondamente radicata in pratiche tradizionali. Gli animali da lavoro, come buoi e cavalli, erano preziosi alleati nell’aratura dei campi e nella lavorazione del terreno. La raccolta del grano veniva eseguita manualmente, con falci e mietitori che svolgevano un ruolo cruciale.

Spigolatrici di jean frncois millet1800

L'avvento della meccanizzazione

Con l’arrivo del XX secolo, il settore agricolo ha subito una rivoluzione grazie alla meccanizzazione. I primi trattori hanno sostituito gli animali da lavoro, rendendo la coltivazione dei campi più efficiente e accelerando i processi agricoli. Questa era ha portato a un aumento significativo della produzione e ha gettato le basi per l’agricoltura moderna.

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L'Armonia tra Passato e Futuro

L’azienda agricola Rende ha abbracciato il progresso senza mai perdere di vista la sua identità radicata nella terra. Nel contesto di un’agricoltura sempre più industrializzata, abbiamo scelto di dedicarci all’agricoltura biologica. L’uso di trattori moderni ci ha permesso di coltivare con maggiore efficienza, ma nel rispetto della nostra terra e della sua biodiversità.

Oggi, mentre guardiamo al futuro, portiamo avanti l’eredità dei nostri predecessori. Siamo testimoni del cambiamento nel mondo agricolo, ma manteniamo la passione e il rispetto per la terra che ci ha visto crescere. La modernità si fonde con la tradizione mentre continuiamo a coltivare con dedizione e a contribuire al progresso dell’agricoltura sostenibile.

In questa visione, abbiamo abbracciato l’innovazione per ottimizzare ulteriormente le nostre pratiche agricole. L’introduzione dei droni, ad esempio, ci consente di sorvolare i campi e raccogliere dati dettagliati. Questa tecnologia ci aiuta a valutare la salute delle colture e a monitorare il terreno. Questo approccio avanzato ci consente di prendere decisioni più informate, ottimizzare l’uso delle risorse e ridurre al minimo l’impatto ambientale.

Così, mentre portiamo avanti il nostro legame con il passato, camminiamo verso il futuro con la consapevolezza che l’innovazione e la sostenibilità guideranno la strada per le prossime generazioni nell’Azienda Agricola Rende.

Sfoglia le fotografie storiche

Come azienda con una lunga storia e tradizione, ci rendiamo conto dell’importanza di preservare la nostra eredità e condividerla con le generazioni presenti e future. Questa collezione di immagini storiche è molto più di un semplice viaggio nel tempo; è un omaggio alle radici da cui siamo cresciuti e una testimonianza dell’evoluzione che abbiamo attraversato.

Le immagini sono soggette a copyright e protezioni legali. Se desiderate utilizzare o distribuire qualsiasi delle foto d’epoca restaurate vi preghiamo di contattarci a info@AziendaAgricolaRende.it per ottenere il permesso. Rispettare il copyright è fondamentale per garantire il nostro impegno continuo nella condivisione di questa preziosa storia.

 

Oltre alle fotografie d’epoca ci impegniamo a digitalizzare anche i documenti e libri antichi in nostro possesso per renderli accessibili a tutti.

La coltivazione di grano duro e la produzione di olio d'oliva extravergine

La coltivazione di grano duro è diventata una delle nostre principali attività. Utilizziamo macchine di semina e mietitrebbie moderne per ottimizzare la produzione. Ogni passo, dalla semina alla raccolta, viene eseguito con attenzione per preservare la qualità del nostro grano.

La produzione di olio d’oliva extravergine è un processo altrettanto meticoloso. Dalle potature alle raccolte, seguiamo le tradizioni della regione per assicurare un olio prelibato e autentico. Le moderne presse a freddo e le macchine per l’estrazione ci permettono di ottenere un olio extravergine di alta qualità.

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Breve nota storica sulla città di Tarsia

Tarsia è senz’altro tra i più antichi borghi della media valle del Crati a 208 metri d’altitudine.  Su uno sperone roccioso, all’estremità dell’abitato, si trovano i resti di un castello normanno e, ancora piu a Nord, una torre della stessa epoca a guardia verso i territori di Sibari e la foce del Crati.

Tuttavia le iniziali origini di Tarsia sono ben più lontane rispetto all’avvento dei Normanni e risalgono ai Bruzii. Secondo il Barrio, il Fiore e altri scrittori, Tarsia corrisponde all’antica città brutia di Caprasya, o Caprisia o Caprese che però non era collocata nell’attuale luogo dove ora sorge il Paese, ma nell’attuale frazione di Caselle e lungo l’antico itinerario romano da Morano Calabro a Cosenza, sull’asse Mazzolino-Caselle Cona. E’ probabile quindi che rappresentasse una stazione di rifornimento lungo la via Popilia

In verità l’attuale Tarsia che domina a mezzogiorno la lunga valle del Crati e osserva di fronte anche i contrafforti silani, ha caratteristiche strategiche medievali. I Normanni sono considerati i maestri nelle scelte di simili posizioni che fortificavano con torri e castelli. Conseguentemente, l’attuale posizione del paese ha origini normanne.
Infatti, Ferrante Della Marra, duca di Guardia, dice che “antiquissimi et nobilissimi son quelli di Tarsia”, e aggiunge che la famiglia Tarsia l’aveva edificata ai tempi dei Normanni.

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Il castello normanno (ora distrutto) fu testimone di importanti avvenimenti storici come la venuta in Calabria di Carlo d’Angiò e la sua corte (5 febbraio 1271 e 26 giugno 1282). UN documento del 1374 parla della solenne celebrazione del matrimonio fra Venceslao Sanseverino, conte di Tricarico e Chiaromonte, e Margherita, figlia di Filippo di Sangineto, conte d’Altomonte, avvenuto sempre nel Castello di Tarsia. Dell’epoca normanna si può anche ricordare Boemondo conte normanno di Tarsia e Manopello (m. 1157). Sempre dell’epoca normanna è la costruzione dell’Abbazia di Santa Maria in Camigliano, potente e antica abbazia benedettina la cui presenta è documentata fin dal 1083. In base a questa documentazione fu lo stesso Roberto il Guiscardo a volerne l’edificazione sui resti di una antica villa tardo romana.

In epoca medievale, con l’inizio del feudalesimo, Tarsia raggiunse un primato di notevole importanza: fu elevata a Contea (solo cinque in tutto il territorio della Calabria). Tale privilegio si spiega per la sua felice posizione geografica e per i suoi vasti possedimenti.

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La Contea di Tarsia passò nel corso del XIV° secolo ai Ruffo, ai Sangineto, ai Sanseverino e, infine, nel 1606 agli Spinelli, che 1642 vi incardinarono il titolo di principato.

Nel 1580 vi nacque Marco Aurelio Severino, medico, anatomico e scrittore, considerato dalla storiografia attuale il vero fondatore della moderna chirurgia e fra i più rilevanti scienziati della sua epoca.

Nel 1940 il regime fascista stabilì nella sua frazione di Ferramonti il più grande e rilevante campo di internamento per Ebrei stranieri, apolidi e cittadini stranieri nemici del regime. La storia di questo Campo si caratterizza per l’umanità del trattamento che gli internati ebbero e per la vicinanza umana con la popolazione del paese di Tarsia che con ogni mezzo cercò di alleviare la fame e le sofferenze dei prigionieri.

Sempre nell’ambito del territorio di Tarsia bisogna citare la presenza di una importante aree di riserva naturale e la diga che crea un bacino artificiale per l’irrigazione della piana di Sibari.

Attualmente il paese di Tarsia si trova fra le principali vie di comunicazione stradale della Regione: la SS 19 (antico tracciato fatto costruire da Gioacchino Murat) e l’Autostrada Salerno-Reggio Calabria dove Tarsia ha 2 uscite.